In occasione dell’appuntamento con il Salone del Mobile 2014, la Fondazione 3M in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della provincia di Milano ha aperto il proprio archivio fotografico proponendo una mostra che rende omaggio ad un grandissimo fotografo che con la sua abilità ha indagato in più occasioni la città e l’architettura urbana; naturalmente stiamo parlando di Gabriele Basilico.
La raccolta di fotografie che prende il nome di "Ritratti di fabbriche" è appunto il risultato di una riflessione e di un’analisi che l’artista ha compiuto dal 1978 al 1980 sulla città di Milano, dove ha focalizzato la sua attenzione sulle vecchie costruzioni industriali e centri del lavoro, simboli di una città sempre in continua evoluzione e rinnovamento tecnologico.
Lo sguardo di Basilico è molto metafisico, qui come nella maggior parte dei suoi lavori; dalla luce che caratterizza le sue fotografie possiamo intuire che si è mosso nelle prime ore del mattino, quando ancora le strade non brulicavano di persone e automobili. Potremmo interpretare questo comportamento come una strategia d’indagine mirata ad individuare l’animo più profondo della città, nel quale Basilico ricerca dei segni architettonici da riproporre all’occhio spesso distratto del cittadino milanese.
Lo sguardo di Basilico è molto metafisico, qui come nella maggior parte dei suoi lavori; dalla luce che caratterizza le sue fotografie possiamo intuire che si è mosso nelle prime ore del mattino, quando ancora le strade non brulicavano di persone e automobili. Potremmo interpretare questo comportamento come una strategia d’indagine mirata ad individuare l’animo più profondo della città, nel quale Basilico ricerca dei segni architettonici da riproporre all’occhio spesso distratto del cittadino milanese.
Un'estratto delle fotografie facenti parte della raccolta "Ritratti di Fabbriche" di Gabriele Basilico in esposizione presso la sede dell'Ordine degli Architetti di Milano in Via Solferino 19
Ancora una volta questo straordinario fotografo ci pone davanti a scenari della nostra quotidianità, rendendoci partecipi e consapevoli della profondità e bellezza intrinseca della scenografia urbana che ci circonda.
Sicuramente una delle chicche di questa esposizione fotografica è la riproduzione della mappa di Milano con l’ubicazione precisa dei luoghi e delle strutture che Basilico ha reso protagoniste del suo lavoro.
Una nuova riflessione sorge spontanea, con “Ritratti di fabbriche” Basilico valorizza la periferia, quella parte di Milano che passa inosservata, che si sa che c è ma nessuno si sofferma a vedere. Basilico restituisce dignità a questi luoghi che una volta sono stati centro della produttività e che hanno contribuito in modo considerevole alla fondazione della città che tutti oggi noi conosciamo e vediamo, e che ancora oggi, inesorabilmente continua a mutare.
Una nuova riflessione sorge spontanea, con “Ritratti di fabbriche” Basilico valorizza la periferia, quella parte di Milano che passa inosservata, che si sa che c è ma nessuno si sofferma a vedere. Basilico restituisce dignità a questi luoghi che una volta sono stati centro della produttività e che hanno contribuito in modo considerevole alla fondazione della città che tutti oggi noi conosciamo e vediamo, e che ancora oggi, inesorabilmente continua a mutare.
Un’altra interessante occasione di conoscere Gabriele Basilico e di sensibilizzarci al suo immaginario, fatto di una composizione fotografica tanto esteticamente preziosa quanto profonda, narrativa e documentaria.
Riccardo Scarparo.