domenica 22 giugno 2014

Una nuova partenza


" Il quartiere di Quarto Oggiaro vive all’ombra di luoghi comuni e leggende metropolitane che lo classificano come la tipica periferia malfamata e fatiscente, di difficile vivibilità e spesso soggetta a episodi di cronaca che ne macchiano ulteriormente il nome.

Ma questa zona è davvero così brutta come la si dipinge o è la gente che continua a vestirla con lo stesso abito di decine di anni fa ignorando che forse si è fatto troppo stretto per la Quarto Oggiaro odierna? "


È ora disponibile su Blurb il mio studio fotografico sulla zona milanese di Quarto Oggiaro. Un'analisi volta a cogliere la vivibilità dei suoi luoghi e gli interventi di rivalutazione urbana che hanno fatto di questa periferia un centro cittadino completamente diverso da quella che era fino a qualche anno fa.
I luoghi periferici che trovano una nuova dignità, segno inconfutabile di modernità ed evoluzione socio-tecnologica.



Sono quindi giunto alla fine di un cammino, una fine che, come nella maggior parte dei casi, corrisponde a un nuovo inizio. 
Quest'esperienza nel mondo della fotografia mi ha dato molto, ho avuto la possibilità di conoscere il lavoro di grandissimi artisti e di crescere a contatto con persone che come me si sono messe in gioco e hanno maturato un proprio linguaggio fotografico. 
Indagare il mio quartiere è stata un'esperienza che mi ha aperto gli occhi sul luogo in cui vivo, sulla sua storia e sulle sue persone, e che oltre ad avermi affascinato ed entusiasmato mi ha anche divertito tantissimo, molto più di quanto mi sarei potuto aspettare.
Il mezzo fotografico ha portato alla luce in me un nuovo idioma espressivo, un nuovo linguaggio dalla duplice natura esplorativa e creativa che ho potuto e che potrò utilizzare per interiorizzare e approfondire al meglio qualsiasi mio progetto futuro o corrente.
Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo cammino e che con me condividono l'entusiasmo per questa appassionante arte, dal mio Professore Cosmo Laera a tutti i miei compagni di corso, e naturalmente un ringraziamento particolare alla mia famiglia, specialmente mio padre che ha messo da parte la sua passione per potermi prestare la sua macchina fotografica.


Grazie a tutti, 
ci vediamo sulla strada 

Riccardo