martedì 6 maggio 2014

Una periferia moderna all'insegna del verde


Molte volte quando mi è stato chiesto dove abito, in reazione alla mia risposta mi sono sentito dire cose come "Quarto Oggiaro? ma ce l'hai un coltello per difenderti?" oppure "che desolazione, la peggior periferia del milanese". Ma Quarto Oggiaro è davvero così terribile come l'hanno dipinta?
Non sempre i luoghi comuni raccontano il vero, io abito qui ormai da sette mesi e non c'è stato un solo giorno in cui mi sia sentito minacciato o annoiato dal quartiere in cui vivo. Forse una volta Quarto Oggiaro era una periferia povera di strutture e attrazioni, e votata alla malavita, ma la visione che ho io oggi di questo paese è sensibilmente diversa.
La riqualificazione urbana, strumento di crescita ed evoluzione della città, ha cambiato l'immagine di questa località che tuttora è un cantiere permanente e continua a mutare il suo aspetto. 
La Quarto Oggiaro che ho conosciuto si distacca dalla sua concezione primordiale di periferia per avvicinarsi invece a quella di un centro autonomo a tutti gli effetti che offre moltissimi comfort e servizi, dai molteplici supermercati a un'accogliente biblioteca, così come è ricco di valide infrastrutture quali piste ciclabili, reti tranviarie e ferrovie, fermate dell'autobus. Quarto Oggiaro oggi è una piccola città che vive e offre ai suoi abitanti servizi ed iniziative per il loro benessere ed intrattenimento, mantenendo comunque quella tranquillità e quella leggerezza tipiche della periferia. Ed è proprio alla ricerca di queste situazioni di tranquillità e spensieratezza che io ho iniziato la mia ricerca, andando a mappare quelle zone che più mi affascinano, mi fanno sentire bene, e che a mio avviso costituiscono uno dei principali vanti di Quarto Oggiaro, le aree verdi. La quantità di zone dedicate al relax e al tempo libero a contatto con la natura sono tali da fare di Quarto Oggiaro una realtà sociale del nuovo secolo, dove il segno di modernità e vivibilità non sta tanto nell'architettura quanto invece nelle isole di verde e nelle infrastrutture mirate a migliorare il benessere cittadino.
Per una persona come me che è nata e cresciuta in un piccolo paese di campagna, mantenere un certo tipo di rapporto con la natura anche in una realtà più globalizzata e caotica come quella milanese è molto importante e benefico. Mi sento molto fortunato a vivere in un'appartamento a ridosso del parco di Villa Scheibler, che posso contemplare ogni qualvolta guardo fuori dalla finestra della mia camera. E se non dovesse bastarmi, posso uscire fuori sul terrazzo e respirarne l'aria e i profumi. E se ancora non dovessi sentirmi soddisfatto non devo nemmeno fare 100 metri fuori dalla porta di casa che sono già immerso nel verde. 
Ho soltanto l'imbarazzo della scelta, le aree dedicate al relax e al benessere psicofisico quotidiano sono così tante e così varie che sarebbe possibile stilare una vera e propria catalogazione; dal classico parco stile europeo di Villa Scheibler si passa al nuovo arrivato parco Franco Verga, splendido gioiello verde del paesaggio urbano.
Ormai mi sento completamente catturato nello spirito di questo paese, che tanto mi ha offerto, tanto mi offre, e tanto mi darà ancora. Con uno sguardo tecnicamente sempre più consapevole ma allo stesso tempo si mantiene vergine e curioso di fronte a quello che vado ad esplorare, mi accingo ad addentrarmi sempre più in questa realtà urbana, per scoprirne e raccontarne tutti i segreti. Lo spirito che mi anima in questo progetto è positivo e propositivo, quello che voglio lasciare non è soltanto un racconto visivo di questo luogo, ma è anche una traccia della mia storia con esso, l'inizio di un rapporto di "amicizia" speciale che non terminerà con la fine del mio percorso di studi, ma che rimarrà vivo nel mio cuore per sempre anche grazie a quest'esperienza. 
il mio omaggio a Quarto Oggiaro.

Un'estratto del mio progetto fotografico su Quarto Oggiaro. Milano, Aprile 2014









































































Riccardo Scarparo

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