E' incredibile quanto velocemente ci si riesca ad abituare ai luoghi e alle cose. Con l'arrivo di Marzo sono ormai trascorsi cinque mesi da quando per necessità accademiche sono venuto a vivere a Quarto Oggiaro, e impercettibilmente giorno dopo giorno, come una pianta che lentamente cresce e si fa sempre più rigogliosa, questo paese si è radicato dentro di me, trasformando di conseguenza il mio modo di percepirlo e di viverlo.
Se quando mi guardavo attorno a Ottobre vedevo un paese, oggi il mio sguardo ne distingue un altro, una comunità che vive e cresce quotidianamente con i suoi ritmi, le sue abitudini, i suoi personaggi, e che in primo luogo io non ero in grado di percepire. Grazie alle esperienze che sto vivendo in questo periodo di formazione, sia nell'intimità della mia vita privata che tra le mura dell'Accademia, sto imparando ad adottare una rinnovata attenzione che mi permette di rapportarmi in modo più maturo e consapevole con le persone e i luoghi che mi circondano e che fanno parte della mia vita, come appunto la mia nuova casa, Quarto Oggiaro.
Ciò che vorrei riuscire a fare è raccontare questo paese attraverso i binari di uno sguardo in costante evoluzione, sollevando la mia attenzione dalla superficialità e dalla banalità del dato di fatto in favore di una riflessione più introspettiva sull'ambiente e sulle persone che sono entrate a far parte della mia vita.
Le scorse settimane ho investito la mia macchina fotografica di una profonda funzione analitica, cercando di trasmettere il mio sguardo curioso e interessato allo strumento.
In questa prima fase d'indagine ho esplorato luoghi che già mi erano familiari e mi sono addentrato in strade che prima di allora non avevo mai percorso, scoprendo luoghi e panorami suggestivi e a volte inaspettati.
Approfittando di una splendida giornata di sole ho improvvisato un itinerario ciclistico un pò fuori porta, che mi ha portato a conoscenza di aspetti del mio paese davvero affascinanti.
Le seguenti fotografie costituiscono una prima fase d'indagine sul territorio di Quarto Oggiaro e sono state scattate con una Canon EOS 550D nel mese di Febbraio 2014.
Anche con la pioggia il mio desiderio di scoperta e sperimentazione fotografica non si è fermato, portandosi questa volta lungo le strade che più frequento quotidianamente.
Solitamente percorro queste strade in bicicletta per andare in Accademia e anche se di conseguenza sono abituato alla vista di tali paesaggi urbani, non mi sono mai soffermato su di essi in modo così approfondito come ho potuto fare in una tranquilla passeggiata domenicale senza fretta e appuntamenti impellenti.
Quarto Oggiaro mi piace, sin da quando sono venuto ad abitarvi l'ho ritenuto un luogo interessante e ricco di spazi affascinanti, e uno dei miei obbiettivi per questa primavera sarà proprio quello di continuare ad approfondire la conoscenza di questa terra che ora è la mia seconda casa, e di documentare l'evolversi di questo rapporto tramite l'ultimo strumento che ho imparato ad utilizzare ed apprezzare nel corso di questo primo semestre accademico: la fotografia.
Riccardo Scarparo
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