Quello che ci ha proposto il nostro professore questa settimana è un'esercizio di interpretazione personale di una fotografia, nonché un'opportunità di approfondimento del programma Lightroom. Attraverso gli strumenti del suddetto software di casa Adobe dovremo cercare di attribuire la nostra visione ad una fotografia scattata in classe dal nostro professore. La fotografia in questione ha come soggetto una delle statue presenti nelle aule della nostra Accademia.
La fotografia scattata in classe dal professore e proposta per questa esercitazione, Accademia delle Belle Arti di Brera, Milano Novembre 2013
specifiche tecniche
lunghezza focale 55mm
tempo di esposizione 30''
apertura diaframma 22
sensibilità iso 100
Di seguito illustro passo dopo passo il mio processo di elaborazione interpretativa.
Come prima cosa, dopo aver importata il file RAW in Lightroom ho applicato la correzione profilo della lente e rimosso l'aberrazione cromatica, nella sezione "Correzioni lente", e nella stessa ho anche equilibrato la fotografia sul piano orizzontale.
Ho proseguito poi rivedendo personalmente le informazioni di base, quali esposizione, temperatura, neri, luci, chiarezza e saturazione. A meno che non siano state registrate significative aberrazioni visive durante lo scatto che vanno di conseguenza corrette, non c'è una regola precisa per applicare queste modifiche, possiamo affidarci al nostro gusto personale, cercando per il momento di rimanere entro certi limiti di sobrietà visiva.
Nella mia visione personale ho riscontrato un'eccessiva presenza di giallo e blu, che sono andato a desaturare nell'apposita sezione "HSL / colori / B&N".
Una volta eseguite tutte le mie elaborazioni complessive, sono passato a quelle parziali, attraverso l'utilizzo dell'apposito Pennello di regolazione. Servendomi della mia tavoletta grafica, che mi ha permesso una maggiore precisione del tratto, ho creato due maschere: una per il volto del soggetto, ed una per la parte scura dell'incavo sotto la spalla.
Con la prima sono andato ad aumentare l'esposizione e la chiarezza del volto della statua, in modo da farlo risaltare maggiormente nella fotografia, mentre con la seconda ho eliminato l'eccessiva zona d'ombra che infastidiva il mio sguardo e male si collocava nella visione complessiva della fotografia.
Una volta finito il lavoro con le maschere sono passato all'eliminazione di alcuni dettagli che non mi piacevano, come il neon in basso a sinistra e il taglio diagonale del muro sempre sulla sinistra.
Se il primo è stato facilmente escludibile dalla composizione grazie ad un ritaglio dell'inquadratura, il secondo si è rivelato più ostico e difficoltoso da rimuovere senza stringere troppo il soggetto all'interno della fotografia.
Ho pensato allora di ricorrere a Photoshop per ovviare questo problema, quindi dopo una prima esportazione del mio file in formato DNG ne ho effettuata un'altra nel formato jpg non ridimensionato che ho poi aperto in Photoshop. Attraverso lo strumento timbro mi è stato possibile "cancellare" il taglio diagonale del muro e rendere la superficie piana e uniforme. Una volta ultimata questa modifica ho salvato nuovamente il file nei formati jpg e jpg ridotto per la pubblicazione web.
Ecco la mia personale interpretazione della fotografia scattata in classe dal professore.
Elaborazione tramite Lightroom e Photoshop di una fotografia scattata in classe, Novembre 2013
Riccardo Scarparo
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